Il ritorno del cantautore veneto Una ballad aperta dalla voce di una bambina che racconta la sua tragedia Una canzone che non vuole esprimere giudizi ma fotografare la miseria degli uomini e la loro ostentata ignoranza, attraverso il volto di una bambina costretta a lasciare la sua casa e il suo Paese, a causa di una guerra che - come tutte le guerre - è ingiusta. Il tema centrale del brano sono gli innocenti che pagano il prezzo della follia delle armi. «Non è certo una storia nuova e per questo uso il verbo ignorare. È storia che si ripete, come fosse sindrome compulsiva, come maledizione dell’umanità. Una tragedia che ritorna e che sembra non aver mai fine. E gli occhi intrisi di lacrime, di una bambina, a prescindere dalla nazionalità, sono l’atto di accusa verso gli adulti che per bramosia di potere, calpestano tutto e tutti» S ergio Borsato. Etichetta: Self Sergio Borsato nasce in Svizzera nel 1962. Figlio di immigrati veneti, trascorre la sua infanzia in parte con i nonni p...